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Privacy e condominio, attività di trattamento dati: che c’è da sapere

La legge 220/2012 che ha rivoluzionato il capo del Codice Civile relativo al condominio negli edifici, ha avuto effetti in particolar modo sui rapporti tra amministratori e condomini e soprattutto sulle attività di trattamento dei dati personali. Ecco che c’è da sapere in ambito privacy e condominio.

 

Anche gli amministratori di condominio devono adeguarsi alla nuova normativa – GDPR – in tema di protezione e trattamento dei dati personali.

Questo va inteso anche alla luce della legge 11 dicembre 2012 n. 220 che ha rivoluzionato il capo del Codice Civile relativo al condominio negli edifici (ex artt. 1117 e ss.), impattando anche sulle attività di trattamento dei dati personali dei soggetti coinvolti e quindi, più in generale, nell’ambito privacy e condominio.

 

Privacy e condominio, dopo il GDPR

La parte più rilevante introdotta dalla riforma del condominio è quella relativa alla disciplina dell’amministratore di condominio. In particolare, sono dettate in maniera più stringente le sue le attribuzioni ed i doveri amministrativi e contabili in ragione della maggior conoscibilità del suo operato. È possibile affermare che le esigenze derivanti dal condominio debbano sempre essere bilanciate rispetto ai principi di trasparenza, riservatezza ed alle esigenze dettate dalla privacy.

Relativamente alla trasparenza, una novità tecnologica introdotta sempre dalla riforma, è la possibilità di creare un sito internet del condominio, in cui i singoli condomini avranno la possibilità di accedere individualmente, al fine di consultare i rendiconti e gli atti dell’amministratore.

I singoli condomini rivestono un duplice ruolo, quello di interessato del trattamento e anche quello di organo predisposto al controllo dell’operato dell’amministratore. Con la riforma, i condomini hanno, in virtù della trasparenza, la possibilità di avere maggiore conoscibilità dell’operato dell’amministratore. Quest’ultimo, sempre in forza della riforma, è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condòmini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio stesso; i condomini, dal loro lato, hanno il diritto di accedere ed estrarre copia, per prenderne visione, della rendicontazione periodica del c/c del condominio.

Alla luce del Regolamento Europeo 2016/679, meglio noto come GDPR (acronimo di General Data Protection Regulation), nonché del D.lgs. 101 del 10 agosto 2018, che ha adeguato la normativa nazionale del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003) ai principi sanciti dall’UE, tutti coloro che, per ragioni professionali, vengono in possesso di dati personali sono soggetti alle disposizioni del Regolamento. Appare evidente come

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